VARIANTE N. 3 AL PO DI TIPO SEMPLIFICATO AI SENSI DELL'ART. 30 C.2 DELLA L.R. N. 65/2014. MODIFICA NORMATIVA ALL'ART. 60 DELLE NTA DEL PO

Data:

12 ottobre 2022

Descrizione

L'articolo 60 delle NTA oggetto di variante, disciplina le "Aree per depositi di materiali ed attività produttive all'aperto (TP3)" poste all'interno del territorio urbanizzato, ed il c.6 del medesimo articolo, dispone che "Gli insediamenti di questo tipo posti all'esterno del territorio urbanizzato sono individuati con la sigla TT2.1 e sono disciplinati all'art. 94."
Nel disciplinare gli interventi l'art. 60 c.5 così dispone:
"5. In queste zone ferme restando le prescrizioni per l’utilizzo del suolo e la schermatura di cui ai precedenti commi è possibile realizzare edifici di servizio e tettoie nel rispetto dei seguenti indici:
- Indice di copertura IC 15% con un massimo di 500 mq di superficie coperta
- Altezza massima 5 mt. fuori terra;
- Parcheggi privati 50 mq/100 mq. di superficie coperta”
La disciplina come sopra evidenziata è oggetto di n. due rilievi manifestati dall'Ufficio Tecnico.
Primo rilievo.
Gli edifici di servizio, indicati nella norma, presumibilmente sono gli edifici compatibili con l'attività, ma tali edifici di servizio non trovano alcuna definizione nel DPGR n. 39/R del 24.07.2018, che invece riporta la definizione di "Edificio (o fabbricato)", di cui al Capo III art. 28.
Sulla base di quanto indicato in premessa in cui l'art. 17 delle NTA del PO indica di applicare i parametri urbanistici, edilizi e le definizioni tecniche come indicati nel DPGR n. 39/R del 24.07.2018, si ritiene opportuno cassare le parole "di servizio".
Secondo rilievo.
Si ritiene che la norma ammetta la realizzazione di edifici e tettoie, quindi di nuova costruzione, subordinandoli al rispetto di taluni parametri tra cui l'IC 15% e la SC di mq 500.
L'IC, secondo l'art. 16 del DPGR N. 39/R/2018, è "...il rapporto, espresso in percentuale, tra la superficie coperta (SC) massima ammissibile e la superficie fondiaria."
Dovendo rispettare il parametro dell'IC del 15% di cui sopra, si dovrà calcolare anche le SC di edifici e/o tettoie preesistenti, di talché il secondo parametro, finalizzato a richiedere altra verifica in termini di SC entro 500 mq, nel caso di edifici già presenti e certamente ricorrenti in queste aree, anche di ragguardevoli dimensioni, vanificherebbe completamente la razio della norma volta a disciplinare la fattibilità di edifici e tettoie di nuova costruzione.
Peraltro ove si optasse diversamente la SC massima di mq 500 premierebbe le superfici fondiarie di piccola entità e penalizzerebbe quelle aventi una più ampia consistenza.
Per quanto sopra esposto ed al fine di equiparare uguale potenzialità di edificazione nelle aree TP3, si ritiene di cassare le parole "con un massimo di 500 mq di superficie coperta”.

Provenienza

Ufficio Urbanistica

Allegati

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Pubblico dominio

Ultimo aggiornamento pagina: 27/02/2023 12:32:31

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